La partenza da Bovegno è di buon’ora poiché il viaggio è lungo e prima di arrivare a destinazione Mirko deve fare due tappe per recuperare i suoi due compagni di avventura. Non è una vera terna però che questa volta si dirige ad un centro sportivo, e non è un campo lombardo la meta della giornata. E’ un’occasione unica per tutti e tre quella di dirigere gare non solo fuori dalla propria regione, ma addirittura fuori dall’Italia. Per il secondo anno consecutivo la Federazione svizzera ha invitato dei colleghi lombardi al Torneo internazionale Under18 organizzato a Bellinzona (Svizzera) che vede la partecipazione di squadre importanti come Inter, Tottenham, Lokomotiv Moska, Atletico Madrid.
Con l’autorizzazione dell’AIA il CRA Lombardia ha scelto per questa esperienza gli assistenti Mirko Piotti di Brescia, Alberto Passoni di Monza e Dario D’Onofrio di Busto Arsizio. Dopo il lungo viaggio Mirko è subito in campo per la prima delle quattro gare che lo hanno impegnato nel week-end pasquale (Inter – Slavia Praga; Tottenham-Team Ticino; Tijuana-Inter; Lokomotiv Mosca-Tijuana).
Dirige con due colleghi svizzeri, e subito bisogna imparare a comunicare. “Come potrò scendere in campo tranquillo se il briefing con l’Arbitro non è stato chiaro ed esaustivo?” questo il principale timore di Mirko, abituato ogni domenica ad accordarsi su ogni particolare con un diverso Arbitro lombardo in modo che in campo ogni gesto, ogni situazione , sia affrontata con immediatezza e determinazione. “Dover comunicare in inglese con Arbitri di altre federazioni si è rivelata una sfida importante, ma gara dopo gara mi sono trovato a mio agio e le bandierine elettroniche hanno semplificato tutto”. Anche le numerose riunioni in cui i coach ogni mattina discutevano e analizzavano gli episodi significativi delle gare precedenti sono stati momenti di grande crescita per Mirko e i suoi compagni: “anche se non tutte le frasi erano facilmente comprensibili, gestualità, immagini e terminologia tecnica hanno fatto si che ogni situazione venisse compresa da tutti”. E dopo le lezioni seguiva l’impegnativo l’allenamento per arrivare pronti alle gare del pomeriggio.
Un’esperienza importante per Mirko sorpreso per la cura dei dettagli manifestata dall’organizzazione e dai partecipanti, ma non unica in questa stagione sportiva che sta vivendo alla grande. “La finale di Coppa Italia di Eccellenza è stata qualcosa di indescrivibile per me, un momento reso intenso dall’alternarsi di emozioni negative e positive, dalla volontà di dimostrare di essere all’altezza e di non deludere tutti coloro che credevano in me e nelle mie capacità. Questa esperienza l’ho vissuta con molta più serenità, con voglia di imparare e di scoprire qualcosa di nuovo che potesse farmi crescere ulteriormente.” E’ certo però che terrà un ricordo speciale della Pasqua 2015: “Sono stati giorni intensi e ricchi di momenti indimenticabili, dalle lezioni al campo alla vita quotidiana vissuta con tutti i colleghi che ho conosciuto”.