LEZIONE TECNICA CON L’AA PAOLO CALCAGNO
Martedì la lezione tecnica ha avuto un ospite d’eccezione, l’assistente della CAN A Paolo Calcagno, finalista a Euro 2008 e membro della squadra arbitrale italiana ai mondiali in Sud Africa. È proprio di quest’ultima esperienza che Paolo ci parla, portando un breve filmato ritraente la vita di arbitri e assistenti nel college dove la FIFA aveva insiedieto il ritiro.
“L’aspetto più importante di questo ritiro è che ci allenavamo a fare gli arbitri e a fare gli assistenti. In Italia noi ci limitiamo solo a correre,
invece al Campo FIFA c’erano due squadre che simulavano azioni di gioco. Per noi assistenti c’erano due telecamere puntate su due calciatori che si incrociavano e successivamente da un monitor riuscivamo a capire quante volte riuscivamo a decidere correttamente. Un altro esercizio utile era quello di camminare bendati, perchè quando si è sulla linea laterale bisogna
seguirla senza vederla ma mantenendo la posizione; e l’allenamento della vista esercitandola ad osservare contemporaneamente cose vicine e lontane.”
In seguito Calcagno ha argomentato una presentazione da lui preparata che verteva sul perchè siamo arbitri e sulla nostra esperienza settimanale. Preparazione all’evento, preparazione mentale, fisica, tecnico-tattica i punti salienti sviluppati con grande padronanza e professionalità dal nostro collega internazionale, ma senza mai perdere il buonumore che ha
caratterizzato tutta la lezione.
Parlando delle sue esperienze in ambito nazionale e mondiale ha portato l’attenzione sull’importanza della comunicazione e della concentrazione, anch’esse da sviluppare e tenere sempre in allenamento. Paolo ha sottolineato che la comunicazione deve esserci soprattutto all’interno della Sezione, scambiandosi esperienze e opinioni al fine di maturare ed acquisire
maggiore consapevolezza degli eventi che andremo ad affrontare.
“La rapidità decisionale è fondamentale, perchè decidiamo di fischiare in media trenta volte a partita e decidiamo di non fischiare per altre trenta volte, in nessun altro lavoro si prendono sessanta decisioni in novanta minuti. Noi arbitri siamo bravi!”
La serata si è piacevolmente conclusa con Paolo che ha simpaticamente risposto alle curiosità dei suoi colleghi bresciani; facendo poi un grande augurio a tutti di poter intraprendere le stesse esperienze che lui ha vissuto.