A LEZIONE CON COLLEGA GIUSEPPE CUCINOTTA

Una riunione alternativa è stata proposta pochi giorni fa agli arbitri di Brescia. L’associato Giuseppe Cucinotta, smessi i panni di arbitro e indossati quelli professionali di dietista, ha consigliato gli arbitri sulla corretta alimentazione da tenere per vivere sani ed essere atleti attenti. Si evidenzia subito che non si deve scherzare con l’alimentazione e chi la trascura rischia di compromettere la salute oltrechè le prestazioni in campo. Nella società attuale si cerca sempre il massimo risultato col minimo sforzo: si fa la notte in bianco prima di un esame, ci si mette a dieta a maggio per la prova costume, si fa un pranzo leggero prima della gara, … Tutto questo è sbagliato. L’arbitro che vuole migliorare la sua prestazione in campo, deve innanzitutto curare la sua alimentazione 365 giorni all’anno e seguire un regime flessibile ma corretto ed orientato in modo tale da massimizzare il benessere della persona e la prestazione dello sportivo.

Dopo aver posto l’attenzione su questo aspetto, Beppe ha anche dato indicazioni pratiche ed utili, fornendo sempre le motivazioni per ciascuna scelta, così da convincere anche i più scettici e sfatare alcuni falsi dogmi radicatisi nel pensiero comune.

L’idratazione costante e giornaliera è la prima regola, cui segue subito una corretta piramide alimentare che vede per uno sportivo al primo posto i carboidrati seguiti dalle proteine. Risulta importante evitare alimenti infiammatori quali latte, burro, alcol, formaggi, dolci e carni rosse.

Tornando alla gara, durante lo sforzo useremo per 90% i carboidrati, che ci forniscono glicogeno, e per il 10% i grassi, quindi dobbiamo esserci riforniti in modo adeguato precedentemente per non avere squilibri energetici e conseguenti cali prestazionali.

Individuando tre momenti come il pre-gara, la gara ed il post-gara, si può ben comprendere come nel primo (che parte dal lunedì!) si debba fare in modo di aumentare quanto possibile le riserve di glicogeno e di liquidi, nel secondo come sia utile reidratarsi ed utilizzare i corretti integratori per mantenere ad alti livelli le capacità mentali e fisiche, ed infine quanto sia necessario finita la partita ricaricare le riserve con un ponderato ripristino di glicogeno e di liquidi, un ripristino muscolare e operare una correzione all’acidosi metabolica.

Sottovalutare l’importanza dell’alimentazione può fare la differenza tra passare di categoria e non farlo. Chi arriva in serie A è solo l’arbitro che cura i particolari, e la salute e l’alimentazione di certo dettagli non sono.

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