
Negli ultimi anni L’A.I.A. da la possibilità ai colleghi più esperti di visitare le varie sezioni sparse per lo stivale. Grazie a ciò la sezione di Brescia ha avuto il piacere di ospitare Stefano Farina, ex arbitro internazionale ed attuale commissario CANPRO.
La lezione tecnica inizia con la comunicazione da parte del Presidente degli otto giovani che prenderanno parte al raduno intersezionale di Coverciano in programma nei primi giorni di marzo: M.Beccalossi, G.Cucinotta, A.Eddaki, A.Dancelli, F.Palazzo, E.Rezzola, M.Savoldi e S.Scarpetta. Per loro un lungo applauso e un grande augurio da parte di tutti gli associati della nostra Sezione.
La parola è passata quindi al nostro ospite; Farina focalizza l’attenzione dei presenti con un interessante colloquio, indirizzandosi soprattutto sulla formazione e il mantenimento della figura dell’arbitro, sul campo e nella vita. Molte, secondo Farina, le differenze rispetto ai colleghi del passato. Oggigiorno l’arbitro non è più una figura solitaria, ma opera in una vera e propria squadra composta da ben sei elementi. Si è passati da stadi pieni e presenza sporadica della televisione a stadi più vuoti e con un massiccio condizionamento da parte dei media, nel quale il riscontro delle nostre azioni risulta immediato. Particolare attenzione è stata prestata sull’aspetto psicologico ed emotivo dei direttori di gara. “Ognuno ha un unico obiettivo: quello di portare a termine la gara nel miglior modo possibile. Tutti vorrebbero la perfezione da noi, ma è impossibile”. L’arbitro oltre a preparare la gara sul piano tecnico/tattico, dovrebbe imparare a prevedere gli eventi, al fine di non farsi mai trovare impreparato.
Tra le differenze rispetto al passato, Farina sottolinea che oggi risulta per l’Arbitro infinitamente più difficile farsi accettare dai calciatori. E’ una questione di cultura, ma l’Arbitro deve saper essere autorevole.
La comunicazione risulta quanto mai indispensabile per l’Arbitro nel calcio moderno. L’Arbitro deve saper comunicare ed affrontare la gara al massimo della condizione psico-fisica. Per fare ciò l’arbitro deve anche circondarsi di positività, nell’ambito calcistico, lavorativo e familiare. Tutte queste variabili possono infatti condizionare il nostro operato, il quale sarà più sereno quanto più le variabili risultino equilibrate.
La serata è proseguita con la proiezione di alcuni filmati, con i quali i giovani arbitri bresciani hanno potuto confrontarsi riflettendo su quanto discusso in precedenza.
A DELL’ANNA LA STELLA DI BRONZO DEL CONI
La serata di venerdì è stata anche l’occasione per festeggiare l’importante riconoscimento ricevuto lo scorso dicembre dal nostro Associato Pietro Dell’Anna. A Pietro è stata assegnata dal CONI la STELLA DI BRONZO AL MERITO SPORTIVO per la lunga carriera sportiva e dirigenziale in seno alla nostra federazione. Curriculum importante il suo, con esperienze arbitrali a livello nazionale e una lunga carriera dirigenziale. Arbitro Benemerito, ha iniziato come dirigente in sezione, come Consigliere, revisore dei conti e
Vicepresidente, ma soprattutto come Presidente alla guida della nostra Sezione per dieci anni, dal 1988 al 1998. Per una stagione ha fatto parte della Commissione Nazionale CAND e da numerosi anni è ispettore di LEGAPRO. La sezione è orgogliosa del pregevole riconoscimento di cui il nostro collega è stato insignito.