
Alle porte della primavera, 23 ragazzi di 6 sezioni lombarde (Brescia, Chiari, Crema, Lovere, Sesto San Giovanni e Treviglio) si sono trovati insieme, senza quasi conoscersi, su un pullman, direzione Centro Tecnico Federale di Coverciano. Comincia così l’avventura di un nuovo raduno Intersezionale fatto di tecnica e di esercizi atletici ma soprattutto denso di emozioni, che ha coinvolto i giovani arbitri dal 17 al 19 Marzo. Si arriva alle 14 e già si respira un’atmosfera particolare, diversa, intensa: subito ad accoglierci, a sua e a nostra insaputa, l’arbitro Can A Massa.
Dopo il primo stupore generale, i ragazzi capiscono dove sono e che non stanno vivendo un sogno.Pronti per la prima lezione, ci ritroviamo nell’aula più suggestiva, l’Aula Magna, quella che tutti abbiamo visto in TV come cornice delle interviste agli Organi Tecnici e ai vertici dell’AIA, ma anche quella che usa la Nazionale Maggiore per i suoi ritiri. Dopo i saluti di rito da parte degli accompagnatori,via con un tema che vuole dare il là ad un percorso di consapevolezza nei giovani che non sia limitato solo alla tre giorni intensa che avranno la fortuna di vivere: “Io, Arbitro, dal corso arbitri a Coverciano e poi….”. Si prosegue con gli immancabili quiz tecnici che ci portano a metà pomeriggio dove si parte con la prima lezione tecnica tenuta dall’accompagnatore di Crema Lorenzo Casali, il quale ci intrattiene con dei filmati tecnici dove si apre una bella discussione con i ragazzi in aula.

Si prosegue con il Presidente di Sesto San Giovanni, Giuseppe Esposito, che fa una panoramica su come bisogna affrontare il colloquio con l’osservatore.Grande emozione vissuta durante la cena dove seduti accanto al nostro tavolo ci sono gli arbitri di Serie A: Rizzoli, Orsato, Pairetto, tutti lì,in carne ed ossa come noi. Dopo il caffè bevuto a stretto contatto con loro ci rechiamo in aula per le ultime disposizioni sulle giornate seguenti, e in quel momento riceviamo delle graditissime visite: a sorpresa, entrano in rapida successione Alfredo Trentalange, Vincenzo Meli, Domenico Messina e Paolo Tagliavento. Dopo i saluti di Messina e Tagliavento, che ci lasciano poiché anch’essi impegnati come noi nel loro raduno, Alfredo e Vincenzo si intrattengono con i nostri ragazzi parlando di quanto sia importante la conoscenza del regolamento e di cosa voglia dire essere arbitri, a differenza del fare gli arbitri: la loro naturalezza nel rapportarsi con noi ci fa capire quanta passione e dedizione stia dietro ad ogni associato, dalla base ai vertici, e stimola domande da parte dei nostri ragazzi i quali, vinto il primo impaccio e la sensazione di soggezione provata davanti a tali esponenti del mondo arbitrale italiano, si lasciano andare a domande di ogni tipo.
Dopo una giornata intensa come poche, ragazzi ed accompagnatori vanno a dormire arricchiti dal contatto, dal confronto, dalla viva esperienza dei “Grandi” che ci hanno dato il piacere di intrattenersi con noi.. il Sabato inizia con la visita di rito al Museo del Calcio e poi aula per il prosieguo dei lavori, iniziati da Pietro Tinelli di Treviglio che ci aiuta a compilare in maniera corretta il rapporto di gara, per proseguire con Fabio Rosati, Presidente di Chiari, che ci ricorda come si prepari al meglio una gara e perché sia importante farlo bene, senza distinzione di categorie. Dopo pranzo si chiude il lavoro di Fabio e, completata la correzione del quiz, inizia la prima sessione di allenamento guidata da Vincenzo Hamza Riahi di Lovere, il quale mette alla prova i ragazzi che, nonostante fatica e sudore, mostrano anche tutta la loro soddisfazione.
Alle 19 puntuali in aula, ed è lì che arriva la sorpresa più inaspettata di tutta la tre giorni: il Presidente Marcello Nicchi, presente a Coverciano per i lavori del progetto UEFA che coinvolge gli arbitri Donna dei vari CRA, viene a salutare i ragazzi e a far loro i migliori auguri per l’esperienza a Coverciano e per la loro “vita” arbitrale. Il Presidente parla a ruota libera rispondendo alle domande dei ragazzi che per niente intimoriti, al contrario della sera prima, si confrontano con Marcello come si fa con un amico di vecchia data. Grandi emozioni che, per i maschietti, continuano durante la cena insieme alle 40 ragazze impegnate nel progetto Uefa. Dopo cena impegnato nella visione dell’anticipo Milan-Genoa, come nella miglior tradizione arbitrale, e interminabili ore di partite a biliardo, come nella migliore tradizione di convivialità dell’AIA. La domenica si apre con il risveglio muscolare affidato ancora a Vincenzo, per poi concludere la tre giorni di lavori in aula, con Pietro che ci parla dell’efficacia dei provvedimenti disciplinari e Narciso Pigoli che ci ricorda quanto sia importante avere sempre sott’occhio le persone< ammesse in panchina. Dopo pranzo, ormai pronti per partire, si chiude questa esperienza nel Centro Tecnico Federale di Coverciano con u video che racconta, attraverso immagini, i bei momenti passati qui dai ragazzi, con in sottofondo una canzone che ricorda a tutti quanto importante sia “SCEGLIERE” la strada giusta, “PRENDERE” la decisione corretta ma, soprattutto, invita ad essere l’”ECCEZIONE”, in una società, oggi, senza rispetto e senza regole. Si parte per tornare a casa con la voglia di ritornare in questo magico luogo in futuro, cresciuti in campo arbitrale ed accresciuti dalla magnifica esperienza vissuta in questi giorni, e non da giovani arbitri in forza all’organico sezionale, ma da veri “TOP CLASS”.