A BRESCIA L’AE INTERNAZIONALE DANIELE ORSATO
Sunday, April 10th, 2016“Io non sono qui per insegnarvi qualcosa. Io non ho da insegnare niente a nessuno”. E’ così che si presenta luedì scorso il collega Daniele Orsato, arbitro internazionale dotato di grande carisma e soprattutto grande personalità, sia in campo che fuori: “Io finisco le partite così come finisco le lezioni tecniche… senza voce”.
Una lezione tecnica basata principalmente sul dialogo che, il collega della sezione di Schio, ha intrattenuto con diversi associati, soprattutto i più giovani, rivolgendosi a loro chiedendo pareri sulle situazioni da lui portate, su cosa avrebbero fatto, da arbitri di serie A, rispetto alle sue scelte. Sì, perché siamo tutti arbitri di serie A, l’unica differenza tra Daniele e un collega dell’ultimo corso sono gli anni di esperienza. “Nessuno nasce arbitro, io sono nato elettricista, qualsiasi cosa che in casa aveva le viti io smontavo e rimontavo”. La passione per il fischietto è nata quasi per caso, quando un amico gli annunciò l’inizio del corso arbitri. La prima reazione fu: “Ma tu sei matto, l’arbitro è uno sfigato”. Ma bastò qualche lezione per capire che poteva farcela, poteva arrivare in serie A.
Tredici anni fatti di sacrifici, prima personali, rinunciando alle uscite del fine settimana con gli amici, esuccessivamente familiari. Ma sono sacrifici a cui vale la pena sottoporsi, in nome della nostra grande passione. L’importanza di frequentare la sezione è stato uno degli aspetti su cui Orsato ha sottolineato maggiormente, perché è in sezione che trovi conforto dopo una
prestazione non ottimale o dopo una delusione, perché è lì che hai persone che ti capiscono, che possono aiutarti a superare tali momenti e farti crescere sia come persona che come arbitro.
La visione di alcuni filmati riguardanti la gestione delle proteste e la prevenzione è stato lo spunto per un prezioso consiglio: la prevenzione inizia molto prima del fischio d’inizio, perché: “Di cosa credete che parlino dirigenti e calciatori nello spogliatoio dopo che avete fatto l’appello?”. Siamo sempre al centro dell’attenzione, ci dobbiamo rapportare anche più volte
nel corso della stagione con gli stessi calciatori e la prevenzione può essere addirittura fatta con diverse settimane di anticipo. Basta porsi in modo corretto e fermo, mostrando tutta la nostra personalità.
La serata è proseguita con domande e curiosità dei colleghi bresciani, a cui Daniele ha replicato spesso in modo determinato ma amichevole e scherzoso, cercando non solo di dare una risposta, ma facendo capire il perché un arbitro si è posto quella domanda o quel dubbio.
La lezione è terminata con un filmato “rubato” dallo spogliatoio della semifinale mondiale che Orsato ha diretto in Nuova Zelanda, dove veniva mostrato il suo modo per prepararsi alla gara, con i suoi piccoli rituali che ripete ad ogni gara da sempre: l’ascolto di una frase di un film, la musica, il taccuino del suo corso, un polsino e una moneta regalatagli da un collega.
Grazie Daniele per la tua grinta e la tua simpatia.
MC